Ci sono o ci fanno?
PAROLE IN LIBERTÀSOCIETÀ & COSTUME
Andrea Loreti
Riarmo e Ponte sullo Stretto: Priorità del Governo, ma non dei Cittadini.
Sembra assurdo ma lo Stato italiano ha scelto di concentrare miliardi di euro in due grandi voci di spesa: il riarmo militare e il Ponte sullo Stretto di Messina. Due progetti che, al di là delle narrazioni politiche, non rispondono a un reale bisogno espresso dalla cittadinanza.
Spesa militare.(non né sentiamo proprio il bisogno)
La spesa militare italiana ha conosciuto un incremento costante, giustificato con il rispetto degli impegni NATO e con la necessità di “difesa strategica”. Tuttavia, in un Paese che non affronta minacce dirette ai propri confini, la percezione diffusa è che si tratti di risorse sottratte a settori che sono più in sofferenza. (la sanità, l’istruzione, la manutenzione delle infrastrutture, la sicurezza dei territori contro frane e alluvioni e sinceramente anche la questione sicurezza) Anche perché gli Italiani non si sentono minacciati dai conflitti in atto.
Ponte sullo stretto.
Parallelamente, il governo mi ricorda quando mia nonna non voleva sentire le discussioni a tavola e candidamente spegneva l'apparecchio acustico e si godeva il silenzio, meravigliosa comunque il Governo dei patrioti ha rilanciato con forza il progetto del Ponte sullo Stretto. Un’opera faraonica, dai costi stimati in decine di miliardi, che non risolve le difficoltà quotidiane dei trasporti locali e che rischia di aggravare i problemi ambientali di un’area già fragile. Un capolavoro. Sto povero ponte però in fondo non lo vuole nessuno e chiunque sano di mente sapendo lo stato della rete stradale Italiana investirebbe lì oppure negli ospedali visto che chiudono i reparti e che da quando la sanità è diventata di competenza regionale la situazione è solo peggiorata, delle scuole non né parliamo proprio, edifici fatiscenti e personale docente precario e sotto pagato senza contare la questione degli insegnanti di sostegno ossia bambini che avrebbero bisogno di questo supporto non lo hanno perché non ci sono i soldi, Se parliamo dei soldi che mancano nei reparti pediatrici potrei perdere la pazienza quindi mi tengo sul generico, quindi l’idea di destinare somme enormi a un collegamento che pochi reclamano appare distaccata dalla realtà.
L’impressione è che lo Stato privilegi la “grande vetrina” delle opere simboliche e degli impegni internazionali rispetto alle necessità concrete dei cittadini. Mentre i governi parlano di modernizzazione e prestigio, nelle liste d’attesa sanitarie si muore, nelle classi sovraffollate si fatica a insegnare e nelle periferie si convive con il degrado.
La domanda allora è inevitabile: chi ha davvero bisogno del riarmo e del Ponte sullo Stretto? Sicuramente non la maggioranza degli italiani, che chiede piuttosto ospedali funzionanti, scuole sicure, trasporti pubblici efficienti e una protezione reale dai rischi ambientali per non parlare dei salari da fame.
Investire miliardi in progetti lontani dalle esigenze quotidiane significa non ascoltare il Paese reale. E un Paese non ascoltato rischia di perdere fiducia nelle sue istituzioni.
Ma tranquilli finche gli Italiani riempiranno gli stadi e non le piazze potete fare come povera nonna spegnere l'apparecchio e pensare di attraversare un nuovissimo ponte su un bel carro armato nuovo di zecca.