La stagione più bella

Andrea Loreti

Il calore di un tè e l’autunno che avanza

C’è un momento, ogni anno, in cui ci si accorge che l’estate è davvero finita. Non è il calendario a dircelo, ma la luce che si abbassa, l’aria che profuma di terra bagnata e i primi brividi che ci spingono a cercare una coperta. È l’arrivo dell’autunno, una stagione che divide: per alcuni malinconica, per altri la più bella.

Personalmente, credo che l’autunno custodisca una sua magia sottile.

Forse perché essendo cresciuto fuori dalla città in un contesto meno caotico né ho goduto a pieno di tutto il suo fascino, non dimenticherò mai l'odore sotto casa il mattino presto e i profumi della casa dove vivevo.

Non tutti ne sanno cogliere la bellezza che va oltre i colori caldi e avvolgenti che conosciamo tutti, È il tempo del rallentare, del concedersi gesti piccoli e rituali che d’estate sembrano superflui: un libro letto accanto alla finestra, una passeggiata tra foglie che scricchiolano sotto i passi, una tazza di tè fumante che scalda le mani e la mente. In un mondo che corre senza tregua, l’autunno ci invita a fermarci ad ascoltarci e a riconnetterci con noi stessi e con ciò che conta davvero.

E' la stagione del pianoforte in sottofondo del calore delle cose belle e ricercate, ammetto di essere un fan dei maglioni e dell'abbigliamento di stagione, ma non è solo un fattore estetico.

C’è anche un’altra lezione che questa stagione porta con sé: il valore della trasformazione. Le foglie che cadono non sono soltanto un simbolo di fine, ma l’inizio di un ciclo nuovo. È un promemoria che tutto cambia, che ogni chiusura prepara una rinascita. Forse, se riuscissimo a guardare l’attualità con questo sguardo autunnale, meno spaventato dal mutamento e più capace di coglierne le opportunità, saremmo cittadini e persone migliori.

Mentre sorseggio il mio tè caldo, penso che l’autunno sia un invito alla consapevolezza. Non solo del tempo che scorre, ma anche del nostro ruolo in esso: siamo spettatori o vogliamo essere protagonisti? Forse basterebbe imparare a gustare l’attimo, con la stessa lentezza con cui il vapore sale dalla tazza, per scoprire che la stagione delle foglie rosse è anche quella della riflessione e delle nuove possibilità.

house near body of water
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